Il Commissario all’emergenza Figliuolo propone alle Regioni e al Cts la riapertura delle discoteche.
Dopo la lunga chiusura, si torna a parlare della riapertura delle discoteche, che potrebbero dare anche un contributo significativo alla campagna di vaccinazione. Stando a quanto emerso nelle ultime ore, il Commissario Figliuolo avrebbe chiesto al Cts di prendere in considerazione la “riapertura in sicurezza del settore dell’intrattenimento danzante nella piena compatibilità con la tutela della salute di utenti e lavoratori“.
Figliuolo propone la riapertura delle discoteche
Il Commissario all’emergenza Figliuolo ha inviato alle Regioni e al Comitato Tecnico Scientifico un protocollo sperimentale redatto da Silb-Fipe, organizzazione leader nel mondo dell’intrattenimento notturno. Se parliamo di discoteche parliamo di uno dei settori più colpiti dall’inizio dell’emergenza. I locali sono stati cancellati per quasi un anno. Considerati pericolosi dal punto di vista della trasmissione del virus e quindi sempre rimandati. Ora il Commissario Figliuolo vuole capire se possano esserci le condizioni per programmare la riapertura di queste attività.
Ovviamente la riapertura può avere luogo solo se si ritiene che possa avvenire in sicurezza. Una delle ipotesi emerse negli ultimi giorni, che non è stata accolta con favore da tutti, prevede che si possa andare in discoteca ma solo se muniti di Green Pass o di uno dei tre requisiti (vaccino, guarigione dal Covid o tampone con esito negativo).
Il vaccino in discoteca
Anche perché la riapertura delle discoteche potrebbe avere un effetto decisamente positivo sulla campagna di vaccinazione. La prossima fase interesserà i giovani. Dal prossimo 10 giugno (mancano conferme ufficiali), la prenotazione del vaccino dovrebbe essere libera per tutti gli under 40. Da qui l’ipotesi: riaprire le discoteche con protocolli rigidi e sfruttare la disponibilità degli utenti del settore a poter contribuire alla campagna vaccinale. In poche parole si potrebbe vaccinare chi va in discoteca.
